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Olio di canapa e olio al CBD: proprietà e differenze

By Maggio 23, 2023No Comments
olio cbd

L’olio di canapa e l’olio al CBD, nonostante derivino entrambi dalla stessa pianta, sono due prodotti completamente differenti sia per gli utilizzi sia per le modalità e gli starting material con i quali vengono realizzati.

 

Ad oggi, nonostante la ricerca scientifica progredisca così come i regolamenti nazionali e internazionali, il rischio per il consumatore è quello di fare confusione e il senso di questo articolo è proprio quello di spiegarne le differenze per fare in modo che la scelta sia ragionata e consapevole.

 

Olio di canapa

 

Quello che viene chiamato olio di canapa, è l’olio derivato dal seme che la pianta produce. Considerato un vero e proprio superfood per le sue proprietà e i nutrienti che contiene, il seme è regolato come un alimento e viene proposto ormai anche nelle grandi catene di supermercati nella sua interezza o decorticato per essere assunto da solo o insieme ai piatti più svariati a partire da insalate e zuppe. Il seme di canapa viene inoltre spremuto a freddo per dar vita all’olio di canapa, il cui residuo – considerato come una farina anche se in realtà è una crusca – viene utilizzato per dar vita a decine di prodotti da forno, dolci o salati, declinati nelle varie specificità regionali. Oggi è facile trovare in ristoranti, caffè e supermercati prodotti con canapa che vanno dai biscotti alle pizze, che possono diventare taralli in Puglia, piadine in Emilia-Romagna, e così via.

 

Proprietà e utilizzi dell’olio di canapa

L’olio di canapa, oltre che essere utilizzato in cucina (per condire a freddo e non per cucinare perché le sue proprietà verrebbero alterate) è utilizzato come base per prodotti cosmetici per tutto il corpo, ma anche nell’industria come olio combustibile, tra i più utilizzati a livello domestico nel nostro Paese prima dell’avvento delle energie fossili.

 

A livello alimentare viene suggerito come sostituto del più comune integratore alimentare utilizzato per gli acidi grassi essenziali e cioè l’olio di pesce. Oltre ad essere di origine vegetale e quindi non soggetto all’inquinamento di mari e oceani con mercurio, diossina e componenti tossici che vengono assimilati dai pesci stessi, bisogna sottolineare il valore nutrizionale di questo alimento: il perfetto rapporto degli acidi grassi Omega-6 e Omega-3 di 3:1, oltre all’alto valore di tocoferoli (antiossidanti) e all’elevato rapporto acidi grassi polinsaturi e saturi (>10) che è ideale per contrastare l’insorgenza di patologie infiammatorie e coronariche. In più, l’olio contiene l’acido γ-linolenico, che svolge un ruolo importante nella fisiologia e fisiopatologia della pelle. Questi ultimi due elementi, insieme alla vitamina E di cui è ricco – che combatte i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento – e a quelle del gruppo B (in particolare B1, B2, B6), lo rendono un ottimo prodotto anche dal punto di vista cosmetico. L’olio di canapa oggi viene infatti utilizzato come base di partenza per produrre linee cosmetiche composte da bagnoschiuma, shampoo, creme per il viso e per il corpo.

 

Pubblicazioni scientifiche ne supportano l’uso in condizioni di pelle secca come psoriasi e xerosi ed è inoltre utile per mitigare le irritazioni cutanee e per evitare o ridurre la formazione di cicatrici. Può essere usato anche localmente in caso di arrossamenti cutanei applicandolo localmente e massaggiando la parte interessata, oppure sui capelli ancora umidi, come impacco rivitalizzante

 

Cos’è invece l’olio al CBD?

 

Il CBD è una molecola che si trova nell’infiorescenza della cannabis. È uno degli oltre 120 cannabinoidi ad oggi identificati ed è sotto la lente della ricerca scientifica per le sue diverse proprietà terapeutiche. Il CBD infatti è un attivo farmaceutico, un principio farmacologico che si trova già in almeno due farmaci registrati e utilizzati in Usa, Europa e altri Paesi. Non solo, perché il CBD è anche un ingrediente cosmetico e da ottobre 2021 è stato inserito nel CosING, il database europeo che li contiene tutti. A livello alimentare, invece, se in Usa è già largamente utilizzato in cibi e bevande, in Europa e in Gran Bretagna è in corso la sua regolamentazione come Novel Food, è cioè quella categoria di prodotti e sostanze alimentari per i quali non è dimostrabile un consumo “significativo” al 15 maggio 1997 all’interno dell’Unione Europea (UE), data in cui è entrato in vigore il regolamento (CE) 258/97 che li disciplina.

 

Quando si parla di olio al CBD ad oggi in genere si trovano principalmente due tipi di prodotti: l’olio che contiene CBD isolato, in genere in forma di cristalli che vengono disciolti nell’olio di canapa, di oliva o MCT e l’olio che contiene il CBD Full Spectrum, fitocomplesso in italiano, e cioè che mantiene nell’estratto oltre al CBD tutti i composti terapeutici della pianta presenti nel momento della lavorazione.

 

[H2] Proprietà e utilizzi dell’olio al CBD

 

Il CBD è oggi al centro di sempre più studi scientifici che ne analizzano le proprietà terapeutiche in una gamma di patologie sempre più vasta. I benefici del CBD raccontati dalle pubblicazioni scientifiche spaziano infatti dal trattamento del dolore all’ansia, passando per patologie infiammatorie, patologie autoimmuni e neurologiche oltre a condizioni psichiatriche come la depressione. Per fare degli esempi viene ad oggi utilizzato da solo, o in sinergia con altri cannabionoidi e altri farmaci in stati infiammatori e patologie autoimmuni come l’artrite reumatoide, in patologie neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson, in patologie neurologiche come l’epilessia, in quelle neuropsichiatriche come l’autismo, in quelle intestinali come il morbo di Crohn e anche in ambito dermatologico.

 

Ma il cannabinoide si sta affermando sempre di più anche al di fuori del mondo medico, ad esempio nel settore del welness e del benessere più in generale.  A livello cosmetico il CBD è funzionale perché agisce sul sistema endocannabionide cutaneo, a patto che sia presente in percentuali consistenti e che il prodotto sia ben formulato. In generale ha un’azione antinfiammatoria e lenitiva e coadiuva i primi step del dolore, perché sulla pelle abbiamo i nocicettori che sono quei recettori che sentono il dolore o il prurito; in questi casi il CBD ha un’azione diversa, perché inizia a spegnere i primi segnali. Può essere messo in cosmetici dermofunzionali per essere coadiuvanti alle terapie della pelle come psoriasi ed eczema. Ha un’attività antibatterica e regolatrice del sebo, motivo per cui viene utilizzato, oltre che per trattare l’acne, anche in patologie dermatologiche – in questo caso anche con dispositivi medici e non solo cosmetici – come la dermatite atopica.