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CBD in nanoemulsione idrosolubile: la prossima rivoluzione sul mercato

By Dicembre 5, 2022No Comments

Il CBD in nanoemulsione idrosolubile potrebbe essere la prossima rivoluzione sul mercato, sia in ambito medico che in ambito alimentare. Ecco di che cosa si tratta, gli studi in merito e tutte le novità direttamente dagli Stati Uniti.

 

 

Che cosa si intende con “nanoemulsione”

 

Con il termine emulsione si intende la dispersione di un liquido, sotto forma di piccole particelle che rimangono completamente insolubili, in un altro; è ciò che accade se si prova a mescolare l’olio con l’acqua, per esempio. Sulla base di questo concetto, si parla di nanoemulsioni quando le particelle hanno dimensioni estremamente ridotte.

 

Grazie all’avanzare delle tecnologie e a un mercato in continua evoluzione, l’attenzione e l’interesse per le nanoemulsioni è cresciuto progressivamente, in particolare nell’ambito cosmetico, alimentare e medico, dove vengono apprezzate per l’elevata stabilità e per la capacità di veicolare facilmente i farmaci e principi attivi.

 

 

Il CBD in nanoemulsione idrosolubile

 

Di recente, tra i mercati ad aver dimostrato un particolare interesse nei confronti delle nanoemulsioni c’è quello del CBD, nel quale numerose aziende hanno avviato programmi e progetti per la creazione e lo sviluppo di nuovi prodotti di qualità ed efficacia superiore.

 

Il CBD e altri cannabinoidi, infatti, vengono estratti dalla pianta di canapa sotto forma di olio, ma la biologia a base acquosa del nostro organismo ha difficoltà ad accedere e ad assorbire le molecole oleose dalle gocce di olio di canapa ingerite o applicate localmente. Le nanoemulsioni aiuterebbero ad aggirare questo limite.

 

 

CBD in nanoemulsione: lo studio

 

Alla base dei nuovi progetti, tra gli altri, uno studio murino intitolato “Development of a Novel Nano­emulsion Formulation to Improve Intestinal Absorption of Cannabidiol” e pubblicato su Medical Cannabis and Cannabinoids.

 

“Il cannabidiolo (CBD) è altamente lipofilo e la sua biodisponibilità orale è nota per essere molto bassa nell’uomo. In questo studio, abbiamo sviluppato una nuova preparazione di nanoemulsione di CBD (CBD-NE) per migliorare la scarsa solubilità e assorbimento del CBD”, hanno spiegato i ricercatori. Il cannabidiolo in nanoemulsione è stato somministrato ai topi per via orale.

 

Dai dati raccolti è emerso che la nuova formulazione in nanoemulsione sviluppata dai ricercatori ha migliorato notevolmente l’assorbimento del CBD e che la nuova formulazione potrebbe inoltre essere utile per ottenere un’azione più rapida e più stabile del cannabidiolo all’interno dell’organismo.

 

 

CBD in nanoemulsione idrosolubile: le novità del mercato

 

Sulla base degli studi eseguiti in merito, tra le prime aziende ad aver dimostrato interesse in questo campo c’è stata la statunitense Pressure BioSciences, azienda leader negli Stati Uniti per lo sviluppo e la vendita di soluzioni innovative basate sulle tecnologie a pressione, che a marzo 2020 ha annunciato l’apertura di un nuovo laboratorio dedicato esclusivamente al CBD in nanoemulsione.

 

Obiettivo dell’Ultra Shear Technology™ (UST™) Demonstration Laboratory è quello di dare vita a nanoemulsioni idrosolubili di alta qualità, più stabili e con una maggiore biodisponibilità rispetto alle macro o micro emulsioni standard utilizzate oggi nella maggior parte dei prodotti contenenti CBD.

 

A cavalcare l’onda oggi c’è anche HempRise, tra le aziende leader nel settore dell’estrazione della canapa negli Stati Uniti e specializzata in prodotti a base di cannabinoidi, che nel giugno 2022 ha annunciato il lancio di HempNANO, una nuova nanoemulsione destinata al settore beverage e che permette di aggiungere facilmente il CBD alle proprie bevande, sia alcoliche che non alcoliche.

 

Durante la presentazione, l’azienda ha spiegato che questa novità potrebbe rivoluzionare il settore: la nanoemulsione, infatti, sarebbe la chiave per una bevanda al CBD omogenea, visto che l’olio sarebbe diviso in minuscole goccioline distribuite uniformemente all’interno del liquido. Tra gli altri punti di forza anche una maggiore durata del prodotto.