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La cannabis come risposta a dolori e crampi mestruali

By Marzo 13, 2023No Comments

La cannabis potrebbe essere una potente alleata nel contrastare i dolori e i crampi mestruali. A rivelarlo alcuni studi recenti, che evidenziano l’azione antinfiammatoria e rilassante dei prodotti derivati dalla pianta. Eccoli nel dettaglio e a che punto è la ricerca.

 

Che cos’è la dismenorrea 

Quando si parla di dismenorrea si intende l’insieme dei dolori associati al ciclo mestruale e che accompagnano la donna almeno per le prime 24 ore dall’inizio delle mestruazioni. La dismenorrea può essere classificata come “primaria” o “secondaria”: la prima è caratterizzata da un dolore addominale inferiore che non è associato ad altre malattie o patologie; la seconda è solitamente associata ad altre patologie all’interno o all’esterno dell’utero, come endometriosi, adenomiosi o fibromi.

A livello uterino, a causare i dolori sono in particolare le contrazioni dell’utero promosse dalle prostaglandine (le molecole associate all’infiammazione), contrazioni che, quando intense, restringono i vasi sanguigni che irrorano l’utero privandolo per un breve periodo dell’ossigeno. La sintomatologia dolorosa può inoltre estendersi alla parte bassa della schiena e agli arti inferiori e può essere associata a nausea, vomito, vertigini, sudorazione intensa ed episodi diarroici, portando quindi a un impatto significativo e negativo sulla salute emotiva, psicologica e funzionale dell’individuo.

 

La cannabis contro i dolori e i crampi mestruali 

Proprio a causa della natura infiammatoria di tali dolori, i ricercatori stanno iniziando a interrogarsi sulle possibili applicazioni della cannabis, nota per le sue proprietà antinfiammatorie, e sui possibili trattamenti per contrastare la dismenorrea e migliorare la qualità della vita delle oltre 9 donne su 10 che ne soffrono.

Se l’azione antinfiammatoria della cannabis e dei suoi derivati è infatti ormai confermata da numerose ricerche e applicazioni, sono pochissimi gli studi che hanno deciso di concentrarsi in particolare sull’organismo femminile, ma la ricerca sta facendo qualche passo avanti.

 

Il CBD potrebbe aiutare ad alleviare i crampi mestruali

Tra gli studi più recenti ce n’è uno del 2019 e disponibile sul sito dell’Online Journal of Complementary & Alternative Medicine. Intitolata “Is CBD A Viable Option for Menstrual Symptoms?”, la ricerca è nata con lo scopo di rivedere gli studi già condotti sulla fattibilità dell’uso del cannabidiolo (CBD) come opzione terapeutica per la sindrome premestruale e per la dismenorrea, anche se i ricercatori hanno sottolineato che “non sono stati trovati studi specifici per i crampi mestruali. Ci sono, tuttavia, studi adeguati per supportare il sollievo dal dolore acuto e cronico”.

“I composti a base di CBD sono stati studiati e hanno dimostrato di trattare e alleviare sintomi come dolore cronico, infiammazione, ansia, depressione e insonnia, solo per citarne alcuni. Poiché molti di questi sintomi si presentano spesso nelle donne che soffrono di sindrome premestruale, il CBD può essere un trattamento alternativo appropriato e naturale quando si tratta di gestire questi eventi”, hanno concluso i ricercatori. “È chiaro che sono necessarie ulteriori ricerche sull’uso del CBD per trattare i sintomi specifici della sindrome premestruale. Mancano studi sui trattamenti solo con CBD che non includano il THC. C’è anche una mancanza di conoscenza sui possibili effetti collaterali del CBD. Tuttavia, i risultati di questa revisione concludono che il CBD è un’opzione praticabile per la gestione dei sintomi mestruali”.

 

Il CBD e crampi mestruali: lo studio del 2022

A provare a fare un po’ di chiarezza è un nuovo studio randomizzato del 2022, presentato sul sito della National Library of Medicine, e condotto da un team della James Madison University di Harrisonburg, Virginia, che è nato con l’obiettivo di studiare in particolare gli effetti del cannabidiolo isolato sui sintomi correlati al ciclo mestruale.

Nello studio, della durata di 4 mesi, sono state coinvolte 33 donne tra i 18 e i 55 anni, alle quali sono stati somministrati tra i 160 e i 320 grammi di CBD isolato per 5 giorni ogni mese a partire dal giorno in cui le partecipanti credevano di avere sintomi correlati al ciclo mestruale. Per l’analisi dei risultati è stato utilizzato un questionario dedicato specificatamente ai sintomi correlati al ciclo mestruale (MRSQ).

Attualmente i dati sono ancora in fase di analisi e revisione (l’ultimo aggiornamento risale all’11 gennaio 2023) e i risultati non sono stati resi noti. Si attendono quindi ulteriori sviluppi.